Leggere l’opera d’arte: La Colombaia, sogno di una rinascita

L’opera nasce nel 2010 e viene esposta per la prima volta ad una collettiva in Piazza Mercato del Pesce a Trapani, luogo ormai deputato ad ospitare eventi artistico-culturali, durante la “Notte Bianca” organizzata nell’aprile dello stesso anno. Durante l’esposizione il dipinto riscuote un certo successo presso il pubblico, che ne rimane incuriosito.
Dietro all’apparenza di una composizione tradizionalmente paesaggista si annidano infatti diverse caratteristiche particolari. Innanzi tutto la scelta di utilizzare ancora una volta un registro cromatico molto essenziale: l’oro e l’argento, nelle loro diverse sfumature, vengono utilizzati per sottolineare la natura non reale ma idealizzata degli elementi raffigurati. Il background stesso, caratterizzato dal profondo cielo stellato, indica che la scena ritratta è immersa nell’abbraccio eterno e immutabile del simbolo.
Veniamo ora agli elementi del dipinto. La protagonista centrale della composizione è la vecchia roccaforte detta della “Colombaia”, che da sempre è un simbolo riconosciuto e riconoscibile della città di Trapani. Essa viene qui rappresentata nel suo declino secolare in quanto simbolo del declino culturale e sociale che attanagliava l’intera città. In lontananza sono inoltre raffigurate le due vele tipiche delle imbarcazioni da regata che intendono rievocare il sogno della “rinascita totale”, che sfiorò Trapani durante il grande evento della Luis Vuitton Cup. Un sogno che promettendo di abbracciare non soltanto l’economia locale, si diffuse penetrando in profondità nel cuore dei cittadini, specialmente in quelli allora più giovani. A distanza di anni sembra però che, così come rappresentato da queste due imbarcazioni, esso sia rimasto al largo!
Vi è poi la figura sulla piccola imbarcazione a destra nel quale a mio parere si può ravvisare un duplice significato: 1-(il nocchiero) la figura dell’intellettuale locale che ha rinunciato al suo ruolo di critica e di guida e naviga solitario allontanandosi nel placido mare dell’indifferenza, mentre s’afferra quasi con terrore al remo della cultura; 2-(il pescatore) il simbolo di un popolo attaccato al remo della sua tradizione, ma piegato da un atteggiamento di rassegnazione verso le cause della sua decadenza e della sua sofferenza.
Il muricciolo infine rappresenta nella mia visione una sorta di sipario al di qua del quale l’artista, in quanto osservatore critico del mondo e degli avvenimenti che vi accadono, dopo aver condensato il prodotto del suo pensiero, deposti gli strumenti di lavoro rimane ad osservare lo svolgersi di questo capitolo nella storia della città.

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