Critica e arte: Visages di Beatrice Criscenti

Qualche giorno fa mi è stato chiesto di elaborare un breve commento critico in occasione del vernissage della mostra di una giovane artista trapanese. L’evento dal titolo “Visages” che metteva in mostra il lavoro di Beatrice Criscenti si è tenuto presso la Galleria d’Arte L’urlo di Rosaria. Eccovi la trascrizione del mio intervento:

Per affrontare un’opera di Beatrice l’osservatore dovrebbe porsi dinanzi a essa con una particolare disposizione d’animo, pronto a essere invaso dall’emozione.
Così come il supporto nelle sue opere viene quasi invaso, talvolta persino violato dalla forza della fluida materia pittorica, così l’animo dell’osservatore viene colpito dalle forti emozioni provate e quindi trasmesse dall’artista.
Un’artista giovane ma che come pochi suoi coetanei, parte da una solida base tecnico-espressiva legata alla rappresentazione del reale. Un reale che non è mai statico ma che racchiude in se, nei suoi caratteri peculiari fatti di linea e colore, una fondamentale componente di emozione e dinamica drammaticità già ravvisabile nelle opere di alcuni grandi maestri del calibro di Lucian Freud.
La spinta creativa di Beatrice non si esaurisce tuttavia nella figurazione ma la guida verso una continua evoluzione sulla via dell’astrazione emotiva in grado di comunicare con forza attraverso il viso dei suoi soggetti. Donne e uomini dotati di visi quasi sempre immersi in una serietà pensosa che assumono quindi il ruolo di meri strumenti attraverso cui esprimere più l’emozione dell’artista che quella dei soggetti stessi.
Adesso non resta che immergersi nella visione della mostra, lasciando che le suggestioni e le emozioni prendano il sopravvento sulle parole!
Buona visione.

A. Lipari